DIECI ANNI DI MONTEROSSO VAL D'ARDA FESTIVAL

Nel weekend di sabato 29 e domenica 30 aprile il pittoresco centro di Castell'Arquato si anima e si colora di bianco in occasione del Monterosso Val d’Arda Festival, manifestazione dedicata alla scoperta del vino Monterosso e del suo territorio, giunta quest’anno alla decima edizione. L’appuntamento è nel cuore del borgo medioevale eletto tra i Borghi più belli d'Italia e insignito della Bandiera Arancione del Touring Club Italiano, dove è da sempre molto sentito e partecipato. La due giorni è infatti dedicata al Monterosso, il vino DOC espressione dei Colli Piacentini, i cui vigneti si trovano proprio sul colle che fronteggia Castell’Arquato. Questo vino si ottiene da uve bianche che vengono unite già in fase di raccolta, è espressione del territorio e rappresenta alla perfezione il terroir e la cultura di questo luogo. Percorsa dall’omonimo torrente, che sulla parte sinistra rappresenta il confine con la Val Nure, la Val d’Arda si stende per la maggior parte sotto la provincia di Piacenza e, in parte minore, sotto la provincia di Parma. I comuni idonei alla produzione di Monterosso Val d’Arda DOC, come da disciplinare dei Colli Piacentini, sono sei: si va dai terreni argilloso-limosi dei comuni di Gropparello e Vernasca, a quelli sicuramente più eterogenei di Carpaneto e Castell’Arquato, sino alle terre più omogenee di Lugagnano e Alseno.

Siamo entusiasti di tornare a riempire le strade del nostro borgo con un’edizione ricchissima del Monterosso Val d’Arda Festival. Dopo gli anni difficili legati alle restrizioni della pandemia, ospiteremo i visitatori offrendo loro il saper fare e l’eccellenza della nostra enogastronomia, un percorso alla scoperta delle nostre tradizioni che si rinnovano. Occuperemo il borgo medioevale con allegria, rispetto, un’esplorazione alla ricerca della bellezza per tutti i gusti”, ha detto Franco Ticchi, responsabile dell’organizzazione del festival e presidente dell’associazione La Goccia APS.ph Sergio Efosi 2017-07-20-castell_arquato tramonto no1-1DM4B1541jpg

IL FESTIVAL DALLA "A" ALLA "Z"

In occasione della sua decima edizione il Monterosso Val d'Arda Festival è sbarcato anche su YouTube. Con una serie di pillole video, dalla A alla Z, i produttori di vino, gli albergatori e ristoratori, il sindaco e i rappresentanti della comunità locale hanno voluto raccontare Monterosso e il suo territorio: un percorso ricco di curiosità, storia, passione e la voglia di proiettare verso il futuro un patrimonio di tradizione e cultura popolare tutto da scoprire. 

Per due giorni ben 31 cantine locali presenteranno i loro vini bianchi lungo la via della “barricaia”, che sarà animata inoltre da mostre d’arte, esibizioni musicali e da assaggi di prodotti e gastronomia locale. Ideato dai volontari di Castell’Arquato per promuovere il vino tipico del territorio, con gli anni l'evento è diventato anche l’occasione per favorire il turismo nella Val d’Arda e dare impulso a tutto quanto il Piacentino ha di meglio da offrire.  

Il Monterosso Val d’Arda Festival ha ottenuto il patrocinio del Comune di Castell’Arquato, della Provincia di Piacenza e della Regione Emilia Romagna, che ha conferito il riconoscimento di evento plastic free, in base a un piano regionale che si propone di ridurre l’impatto negativo delle plastiche sull’ambiente, accompagnando la fase di transizione verso sistemi di produzione, consumo e gestione post-consumo più sostenibili. Saranno inoltre disponibili due punti di acqua pubblici, grazie alla collaborazione con Enia, mentre la concessionaria Ponginibbi metterà a disposizione un mezzo elettrico per gli spostamenti verso i punti di accesso al borgo medioevale. Un approccio green che, ça va sans dire, piace sempre un sacco a noi G-ASTRONAUTI.

Il via al programma sabato 29 aprile alle ore 10 con l’apertura del festival, della barricaia e della rassegna dei prodotti tipici. Alle ore 11 apriranno gli stand gastronomici in piazza Europa, mentre alla stessa ora nei giardini del Museo Geologico prenderà il via Bollicine Piacentine. Nel pomeriggio alle 15 inaugurazione ufficiale alla presenza delle autorità, alle 16 degustazione guidata di vini passiti della Val d’Arda, alle 16,30 inaugurazione della mostra personale di Paolo Capitelli Trans-Parvenza allo spazio GioEle Chi e alle 17,30 inaugurazione della mostra Sottocultura di arte alternativa. Per i più dinamici alle 17,30 appuntamento con “Trekking del vino: Speciale Monterosso Festival” a cura IAT Castell’Arquato, mentre alle 18,30 Monterosso Rap (Pardo delle Driadi) accenderà i riflettori sul free-style del gruppo I tamburi del Borgo. In serata, alle 20, chiusura dello stand gastronomico e musica d’atmosfera per le vie del borgo. Non mancherà un interessante laboratorio didattico a cura dell’istituto “G. Marcora” di Cortemaggiore, “Dipingere con il vino”: i quadri e la pittura di Maurizia Gentili (mostra in via Sforza Caolzio), oltre alla mostra di vecchie attrezzature enologiche (Grotte di Santo Spirito)

Il giorno successivo, domenica 30, si ripartirà al mattino sempre alle 10 con l’apertura della barricaia e degli stand gastronomici, oltreché del Malvasia di Candia Aromatica Day (Via delle Fontane). Alle ore 11 appuntamento con “La nostra Malvasia”, orizzontale di Malvasia di Candia ferma annata 2020 e nel pomeriggio alle 16 con “Incontri a corte”, degustazione di Malvasia di Parma. Sempre alle 16 assaggi di Malvasia a cura del Gal del Ducato e alle 17,30 si replica il “Trekking del vino: Speciale Monterosso Festival” a cura IAT Castell’Arquato per proseguire in serata con musica d’atmosfera e menù nei ristoranti del borgo. L’ingresso all’area del festival è gratuito, per partecipare alla degustazione è sufficiente acquistare i calici, al costo di 15 euro. Info e aggiornamenti su www.monterossofestival.it.

IL VINO MONTEROSSO

La produzione è studiata per combinare le caratteristiche di spicco delle uve bianche locali: l’aroma del Malvasia di Candia Aromatica e del Moscato bianco; la delicatezza dell’Ortrugo; il corpo e l’acidità del Trebbiano Romagnolo e del Beverdino; i sentori speziati e la complessità sensoriale del Sauvignon bianco.

Da disciplinare, la zona di coltivazione e vinificazione è limitata alla porzione collinare dei comuni di Alseno, Carpaneto, Castell’Arquato, Gropparello, Lugagnano e Vernasca. La resa massima di uva nei vigneti destinati alla DOC è di cento quintali all’ettaro.
Il vino Monterosso prende il nome da una collina alle spalle del borgo medioevale di Castell'Arquato ed è un prodotto tipicamente arquatese. E' un vino poco conosciuto, ma che può riservare delle piacevoli sensazioni a chi per la prima volta lo gusta. Il nome è “Colli Piacentini” Monterosso Val d’Arda e l'anno di riconoscimento della DOC il 1974 (nel 1984 nasce la DOC ombrello “Colli piacentini” e diventa quindi “Colli piacentini Monterosso Val D ’Arda).
Le uve impiegate per la produzione sono Malvasia di Candia aromatica e Moscato bianco (dal 20 al 50%), Trebbiano Romagnolo e Ortrugo (dal 20 al 50%); possono concorrere alla produzione le uve di Bervedino e/o Sauvignon e altri vitigni a bacca bianca, idonei alla coltivazione in Emilia-Romagna, fino ad un massimo del 30%.

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