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TRA SENTIERI DI STELLE E PIANETI 
NEL PRIMO ASTROVILLAGGIO D'EUROPA 


IN TOUR CON IL G-ASTRONAUTA SULLE DOLOMITI ALTOATESINE, IN EGGENTAL - VAL D'EGA - DOVE NELL'AMBITO DI SKYSCAPE È NATO IL PRIMO PROGETTO DI ASTROTURISMO IN EUROPA. IL LUOGO PERFETTO PER UNA VACANZA SPAZIALE

La montagna avvicina al cielo e alle stelle, si sa, ma le Dolomiti avvicinano al cielo più bello del mondo. Non solo perché i “monti pallidi” si abbronzano come solo loro sanno fare: baciati dal Sole, all’alba e al tramonto sono scenario di un fenomeno ottico del tutto particolare noto come “enrosadira”, con cui raccontano l’origine mitica del Rosengarten, il giardino delle rose che fu il regno di Re Laurino. In quel momento le pareti di roccia assumono un suggestivo colore rossastro, che passa gradatamente al viola, regalando atmosfere magiche e paesaggi mozzafiato.

Parliamo del cielo più bello del mondo anche perché gli scatti che immortalano le monumentali vette patrimonio dell’Umanità UNESCO sono stati spesso premiati con il prestigioso riconoscimento Astronomy Picture of the Day della NASA, entrando nel cuore degli appassionati di astronomia (e non solo): dall’Aurora Boreale, ritratta in Cadore (Belluno) dall’astrofotografa Giorgia Hofer di Vigo, che ha firmato anche il celebre scatto in cui si vedono Luna e Giove in congiunzione alla destra delle Tre Cime di Lavaredo, sino allo sciame meteorico delle Geminidi fotografato dal designer Stefano Pellegrini mentre taglia il cielo sopra le Dolomiti innevate. Uno spettacolo di rara bellezza.

 

Parliamo del cielo più bello del mondo anche perché - e forse questa è cosa meno nota ai più - in Val d’Ega, tra i selvaggi gruppi montuosi del Catinaccio e del Latemar, nel comune di Cornedo all’Isarco (Bolzano), è nato il primo Astrovillaggio d’Europa. Un progetto di turismo astronomico unico al mondo, in cui tutto è concepito in maniera tale da favorire un’esperienza immersiva tra gli astri e la migliore osservazione possibile della volta celeste, a partire dall’ordinanza comunale che prevede lo spegnimento di tutta l’illuminazione pubblica dopo le 10 di sera, così da ridurre al minimo l’inquinamento luminoso. Qui per strada di notte i lampioni sono spenti. Si esce con le torce e - data anche l’altitudine, siamo tra gli 800 e i 1350 metri di quota – l’effetto è davvero sorprendente. Ancora di più per chi è abituato ai cieli notturni delle grandi città. Ti sembra davvero di poterle toccare le stelle, qui. D’altra parte, lo ha scritto pure il New York Times, che questo è il cielo stellato più bello del mondo, no?

D’accordo, le premesse sono ottime, ma al G-Astronauta non sono bastate ed è voluto andare a verificare di persona...

IL PROGETTO SKYSCAPE 


Andiamo con ordine, dunque, perché prima di scoprire che cosa vi aspetta girando col naso all’insù da queste parti, bisogna capire in che cosa consiste Skyscape. Si tratta di un progetto su scala internazionale che ha coinvolto diversi comuni del Triveneto e un land austriaco, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del programma di cooperazione transfrontaliera Interreg V-A Italia-Austria 2014-2020 all’interno dell’Asse Natura-Cultura incentrato sulla valorizzazione del patrimonio naturale e culturale dei territori coinvolti.

Parliamo dei comuni di Asiago, in Veneto, dove si trova l’importante osservatorio astrofisico dell’Università di Padova e di INAF (Istituto Nazionale di Astrofisica), Talmassons in Friuli, Cornedo all’Isarco in Trentino-Alto Adige e una vasta area del Tirolo austriaco, rappresentato dall’Agenzia Territoriale Tiroler Umweltanwaltschaft.

Tra gli obiettivi del progetto ci sono la conservazione del paesaggio notturno come bene naturale, sociale e culturale, la promozione di nuove forme di turismo legate all’osservazione del cielo, lo sviluppo di pacchetti tematici in diversi momenti dell’anno, la sensibilizzazione sul tema dell’inquinamento luminoso e l’ottenimento del riconoscimento da parte dell’International Dark Sky Association, organizzazione no profit nata nel 1988 da un gruppo di astronomi statunitensi, con sede a Tucson (Arizona), che promuove la protezione e la conservazione del buio e del cielo notturno, evidenziando gli effetti negativi dell’inquinamento luminoso non solo per l’osservazione astronomica, ma anche per la vita degli animali e delle piante.

Particolarmente virtuoso, come dicevamo, è il comune di Cornedo all’Isarco, con le località di Collepietra, Cardano e San Valentino in Campo, che a partire da Skyscape ha saputo mettere a punto un progetto di accoglienza turistica sui generis, cresciuto nel tempo grazie al coinvolgimento di strutture ricettive, alberghi, ristoranti, centri ricreativi e associazioni che promuovono un ampio ventaglio di esperienze – anche culinarie - iniziative culturali, eventi, pacchetti turistici a tema astronomico e spaziale. Un vero paradiso per gli amanti delle stelle…

 

STERNENDORF
IL CUORE DELL'ASTROVILLAGGIO 


Un must per gli amanti della montagna, della natura e delle stelle. Con 530 chilometri di sentieri escursionistici, quattro vie ferrate e 210 chilometri di percorsi in mountain bike, incastonata tra vette che regalano punti panoramici straordinari ed estesa su un’area di 240 km² - di cui più di due terzi coperta da foreste - la Val d’Ega è un gioiello da scoprire e preservare. 

La magia di luoghi come il lago di Carezza, chiamato anche “lago Arcobaleno” per via dei suoi meravigliosi colori che riflettono le maestose guglie del Catinaccio e del Latemar, è un’esperienza da vivere in maniera responsabile, rispettosa della natura e dei suoi ritmi, consapevoli di quanto sia preziosa e fragile tutta questa bellezza.

Lo sanno bene gli abitanti di Collepietra, dove si trova il cuore dell’Astrovillaggio, che hanno fatto del loro progetto di astro-turismo non solo un’attrazione educativa e ricreativa che lascerà a bocca aperta i visitatori, ma anche un baluardo per la tutela dell’ambiente e della biodiversità. Non è un caso che la Val d’Ega sia la destinazione turistica più sostenibile delle Dolomiti dell’Alto Adige. Per il suo impegno su questo fronte nel 2022 ha ufficialmente ricevuto un riconoscimento internazionale dal Global Sustainable Tourism Council (GSTC), organizzazione che detta gli standard per lo sviluppo sostenibile nel settore del turismo. Il programma e la strategia Val d’Ega 2030 ha immaginato un futuro che sia sempre più amico dell’ambiente, un domani che sappia preservare la natura incontaminata delle montagne per le persone e gli animali che la vivono, per chi qui è di casa e per chi qui ama trascorrere la sua vacanza.

A questo proposito, l’offerta dell’area nel complesso viene sviluppata secondo parametri che ne valutano l'impatto economico (profitto), ambientale (pianeta) e sociale (persone): un impegno quotidiano con lo scopo di aggiungere alla certificazione appena ottenuta il traguardo dei 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite.

 

Il buio è importante, e qui capisci meglio perché. Non solo per lasciarsi incantare dalla magia di una notte stellata, ma anche perché l’inquinamento luminoso e l’alterazione nel naturale ritmo giorno-notte ha un impatto negativo sulla vita di animali e piante.

Un’infarinatura generale la ricevo già all’Ufficio Turistico di Collepietra, dove vengo accolto dal presidente dell’Astrovillaggio Werner Mahlknecht e dal project manager Hansjörg Ebnicher. Ed è qui che mi imbatto subito in una chicca: in una zona dell’Ufficio, infatti, si trovano due moderne postazioni dotate di visori 3D Oculus, dove i turisti possono scegliere tra quattro diverse esperienze spaziali, dall’Apollo 11 alla ISS – International Space Station sino all’esplorazione di Marte e dello spazio siderale. Niente male come primo assaggio.

Allacciate le cinture, dunque, perché parte da qui un affascinante viaggio in cui, tra sentieri delle stelle e dei pianeti, vi immergerete completamente tra le meraviglie del cosmo.

IN CAMMINO TRA LE STELLE  


Per chi ama la montagna e l’astronomia, la prima cosa da fare è senza dubbio una bella camminata sul Sentiero dei Pianeti (circa 8,5 chilometri): un’escursione circolare con tappe all’interno del nostro sistema solare in scala 1:1 miliardo, da Mercurio a Plutone, che si completa in circa 2 ore e mezza avvalendosi di audio guida gratuita scaricabile direttamente sullo smartphone. Accompagnati dalla simpatica mascotte Luxi, da Collepietra a San Valentino si snoda invece il Sentiero delle Stelle (circa 12 chilometri) per scoprire l’universo nelle varie stazioni (corredate da pannelli illustrativi) e – per i più piccoli – divertirsi a bordo del grande razzo sull’albero nel bel mezzo della foresta di abeti e larici.  

In centro a Collepietra, merita senz’altro la tappa un’altra attrazione dall’alto valore divulgativo: il Mini Sentiero delle Stelle, pensato per i ragazzi, è un percorso di appena 105 metri attraverso il Firmamento in miniatura. Ogni metro corrisponde a circa 25 anni luce e lungo il percorso ci si imbatte in 11 stelle, tutte visibili a occhio nudo dall’Italia (dunque non stupitevi di non trovare Alpha Centauri, che è visibile solo a sud del 29° Parallelo Nord), posizionate in modo da rappresentare l’esatta distanza e la loro dimensione rispetto al Sole, sempre rigorosamente in scala, il tutto accompagnato da una descrizione della costellazione di appartenenza.

SALITA AL MASO UNTEREGGER E VISITA AGLI OSSERVATORI 


Camminando ci è venuta fame e così decidiamo di fare tappa pranzo al maso Unteregger, su uno dei punti più alti del Sentiero dei Pianeti. A 1325 metri di altitudine, Untereggerhof è una caratteristica stube che propone specialità della cucina tirolese con variazioni a tema astronomico come i Tre Pianeti, un prelibato tris di canederli (formaggio, funghi e spinaci) e altri piatti come il succulento Gulash con canederli (nella foto accanto), che abbiamo accompagnato con un ottimo St. Magdalener “Malanders” 2023 di Pitzaner. Una menzione speciale va al pane, fatto nel forno a legna, oltre che alle grappe artigianali, che mi vengono illustrate a fine pasto direttamente da Georg, il simpaticissimo padrone di casa. 

Oltre alla fattoria e al parco giochi per bambini, Untereggerhof ospita spesso eventi musicali e serate a tema astronomico e dispone di un’area camper con 19 piazzole circondate dai boschi, dotate di corrente elettrica, acqua, docce e servizi.

 

A poche centinaia di metri dal maso si trovano l’osservatorio astronomico “Max Valier e l’osservatorio solare “Peter Anich”, che offrono la possibilità di osservare attraverso più telescopi Sole, Luna, stelle, pianeti e galassie lontane. Gestito dall’associazione astrofili “Max Valier” presieduta da Stephanie Wolters, organizza visite guidate settimanali ed eventi speciali a tema tutto l’anno, con possibilità di visite guidate, su richiesta, per i gruppi. 

Più a basso, nel borgo di San Valentino in Campo, si trova il Planetarium Alto Adige, gestito dal Museo di Scienze Naturali, un simulatore stellare che permette di creare con estrema precisione il moto dei pianeti e delle stelle. Oltre a eventi divulgativi, incontri e spettacoli, il palinsesto di attività prevede proiezioni settimanali e proiezioni per gruppi e scolaresche, su richiesta.

 

Pensavate fosse finita qui? Certo che no, anzi, il divertimento è appena cominciato. La parte più sorprendente del progetto turistico dell’Astrovillaggio di Collepietra, infatti, è senza dubbio quella legata alle strutture ricettive. Su questo fronte alberghi, ristoranti, lounge bar e locali hanno dato il meglio, sfoderando tutta la loro creatività e la rinomata maestria nell’arte dell’ospitalità.

Il tour del G-Astronauta prosegue quindi con una tappa al biohotel Steineggerhof, dove è il titolare Kurt ad accogliermi e a presentarmi il progetto di accoglienza in perfetta sintonia con la natura e il paesaggio circostanti. Un approccio 100% green per un hotel che dispone di camere e suite dotate di tutti i comfort, centro benessere con spa e un ristorante specializzato in cucina vegana, rispettosa della stagionalità degli ingredienti e delle materie prime. Il biohotel Steineggerhof, che sotto la guida della famiglia Resch ha attuato importanti interventi di ammodernamento per ridurre al massimo l’impatto ambientale, dispone di cinque camere a tema astronomico, con particolari di design ispirati a stelle e pianeti, oltreché di una splendida terrazza panoramica – con tanto di sauna – dove si organizzano spesso eventi e serate di osservazione del cielo. Da qui, la vista sulla valle è incantevole ed è possibile ammirare un fenomeno geologico molto particolare: quello delle Piramidi di terra, giganti d’argilla risalenti all’era glaciale che è possibile raggiungere con un percorso circolare di circa 5 chilometri, di media difficoltà. Partendo da Collepietra, seguendo le indicazioni per le "Piramidi gialle", vi addentrerete nella gola del Rio Katzenbach, camminando sotto le imponenti figure di argilla lungo il sentiero Lahnen. Il percorso prosegue in salita sino al maso Raffeinerhof, passando poi per la Croce Dosser, da dove si scende nuovamente verso le piramidi. Il sentiero numero 2 segna il cammino di ritorno verso Collepietra, attraversando il suggestivo sentiero Katzenbach.

 

TRA HOTEL SPAZIALI E RISTORANTI STELLATI 


Non lontano dallo Steineggerhof mi imbatto nel progetto a dir poco geniale di Andreas ed Esther Mahlknecht, una nuova struttura che promette un soggiorno fatto di “sole e momenti stellari”. E mantiene le promesse. Al residence Sonnleiten troverete non solo tante idee originali che mescolano il calore del legno a sofisticati elementi di arredo e interior design in chiave stellare, ma anche ingegnose tecnologie capaci di trasformare le stanze in delle piccole astronavi del divertimento. 

Proiettori con audio per conoscere la storia delle costellazioni, indovinelli e giochi per i più piccoli, suite lunari con letti girevoli per godere di una vista unica sul panorama circostante o immergersi in universi fluo o, ancora, speciali armadi che celano simulatori 3D per lanciarsi in intrepide missioni di esplorazione planetaria.

Il divertimento qui è assicurato, ma anche il relax grazie alla spa con piscina e a servizi di comfort in stile nordico come la vasca idromassaggio sulla terrazza di alcuni appartamenti. Per non parlare della cucina, un autentico tuffo nei sapori del territorio.

All’ora dell’aperitivo raggiungo una delle insegne più luminose nel firmamento della cucina gourmet altoatesina, non solo per via del nome: il ristorante Astra, all’interno del Berghang hotel, dove lo chef Gregor Eschgfäller (già stella Michelin e tre berretti Gault Millau) ci sorprende con qualche assaggio in abbinamento a una carrellata di cocktail fatti in casa.

Una cucina raffinata e creativa, avvalorata da un servizio curato nel dettaglio e da una mise en place che si avvale di pezzi unici realizzati artigianalmente – così da servire l’entrée, ad esempio, in un piatto che rappresenta il sistema solare – sono i tratti distintivi di un fine dining che saprà conquistarvi, portata dopo portata.

Fornitissima la cantina, che dispone anche di una bella saletta per le degustazioni guidate, con ampia scelta di etichette altoatesine, italiane e d’oltralpe. Alle cene si possono abbinare soggiorni e pernottamento nell’hotel che – ça va sans dire – è a tema. Il gioco qui è sensoriale, alla scoperta dei quattro elementi della cosmogonia: Fuoco, Acqua, Terra, Aria.

 



IL PRIMO G-ASTRONAUTA SULLA LUNA 




Arrivato a questo punto, tutto mi sarei aspettato fuorché di rimanere ancora una volta stupito. 

Anzi, diciamo pure sbalordito. Perché l’esperienza che potrete vivere all’hotel Oberwirt Weisses Kreuz di Collepietra è realmente qualcosa che è difficile da immaginare, al punto che sarei tentato di non scriverne per non rovinarvi la sorpresa... 






(Ma sono stato invitato per questo…)


Nella foto accanto il G-Astronauta sulla superficie selenica a bordo della navicella Eagle della missione Apollo 11, dove ha trascorso una notte. I letti sono molto comodi. 

11-06-2024

Non entro nella camera 205 che mi ospiterà una notte sino alla fine della mia cena in hotel, dove vengo coccolato da una carrellata di piatti della tradizione locale semplici, ma molto buoni, accompagnati da un elegante Pinot Bianco “Schulthaus” 2022 DOC di St. Michael/Eppan, una delle mie cantine altoatesine preferite. 

S’inizia con insalata e antipasti a buffet, per proseguire con una delicata Crema di cavolfiore con crôutons alla cannella e i deliziosi Gnocchi di spinaci con burro e parmigiano. Come secondi assaggio un must della casa, il Filetto di salmerino su verdure mediterranee e patate all’erba cipollina, seguito dalla Scaloppina di cavolo rapa con crosta al sesamo, anch’essa servita su un letto di verdure mediterranee. Dulcis in fundo, una golosissima Creme brûlée.

Complice l'interessante chiacchierata con Stephanie Wolters, prima donna a ricoprire l’incarico di presidente dell’associazione astrofili “Max Valier”, che nel frattempo mi raggiunge a cena, si è fatto tardi, così è ormai passata da un pezzo la mezzanotte quando raggiungo la mia camera. Scopro solo in quel momento che, in realtà, la porta blindata della 205 è solo l’anticamera del mio alloggio: un lungo corridoio allestito come un piccolo museo del programma Apollo della Nasa che conduce – superata un’altra porta blindata - in un edificio annesso all’hotel. 

Ed eccomi all'interno della suite Apollo 11, più che una camera d’albergo un’opera d’arte e d’ingegno unica al mondo, realizzata in 5 mesi su progetto dell’architetto Reinhold Resch.

 

L’obiettivo dichiarato è lasciare i suoi ospiti a bocca aperta e posso garantire che è stato raggiunto. Nella grande struttura alta ben sette metri, scendendo le scale si raggiunge un’area che riproduce il suolo lunare in cui si trova, in tutta la sua imponenza, una riproduzione in scala 1:1 della navicella spaziale “Eagle”, il mitico modulo lunare nella missione spaziale Apollo 11 che il 20 luglio del 1969 portò Neil Armstrong e Buzz Aldrin sulla Luna.

Il modulo è incredibilmente realistico e ben concepito, con tanto di luci d’ambientazione e altri effetti personalizzabili attraverso un laptop. Al suo interno possono pernottare sino a 4 persone, su due livelli, e al piano superiore troverete anche una fedele riproduzione del cockpit per divertirvi un po’ prima di infilarvi a letto, con tanto di guida per le diverse fasi di decollo, volo e allunaggio…anche il bagno è molto spazioso e a tema, ma sono tante le sorprese che questa esclusiva suite Apollo 11 nel cuore delle Dolomiti altoatesine riserverà agli appassionati di spazio di tutte le età.

Un’esperienza imperdibile per tutti gli space lovers, garantisce il G-Astronauta. L’unico rischio, inseguendo la Luna dalla vostra suite tra le stelle, è di stentare un po' a prendere sonno…Ma ne vale certamente la pena.