Pensate che noia incredibile sarebbe la vita sulla Terra se non esistesse la Luna. Niente lupi mannari nelle notti di plenilunio, niente moonwalk a scatenare i dancefloor, niente serate romantiche al chiaro di Luna, lunatici pensieri né fidanzate con le lune storte.
Niente dipinti, poesie e canzoni ispirate dal nostro amato satellite, niente Jules Verne, Georges Méliès e fantascienza a profusione, credenze popolari dispensate nei racconti dei nostri nonni, ma neppure missioni spaziali che hanno fatto strabuzzare gli occhi al mondo intero. Niente “corsa allo spazio” con relativa accelerazione tecnologica. Niente complottisti, negazionisti, terrapiattisti. Niente eclissi.
Niente astronauti né turisti spaziali, sogni esotici di selfie da paesaggi selenici, razzi e slanci pirotecnici di magnati e visionari in cerca di un posto nella storia. Per i comuni mortali semplici sogni, desideri affidati a quella palla luminosa appesa a un filo tra le stelle (...)
Continua a leggere e scopri il ricco programma del Festival G-Astronomico 2024 in Space Insider!
SIAMO AL COSPETTO DELLE TRE CIME DI LAVAREDO, LE MONUMENTALI VETTE SIMBOLO DELLE DOLOMITI PATRIMONIO DELL'UMANITÀ UNESCO. È QUI, NEL COMUNE DI SESTO, IN TRENTINO ALTO ADIGE, CHE IL 16 AGOSTO DI 23 ANNI FA VIENE ISCRITTO ALL'ANAGRAFE IL PIÙ FORTE TENNISTA ITALIANO DI SEMPRE, INCORONATO NUMERO 1 AL MONDO AL ROLAND GARROS DI PARIGI.
È DA QUESTE MONTAGNE CHE IL G-ASTRONAUTA HA SCELTO DI PARTIRE PER UN GUSTOSO ITINERARIO TRA MASI, MALGHE, RIFUGI E RISTORANTI (ANCHE STELLATI) DELL'ALTA PUSTERIA: DAL MIGLIO DEL LATTE CHE PARTE DALLA PICCOLA FRAZIONE DI MOSO, A SESTO, ALLA VOLTA DI SAN CANDIDO, PER PROSEGUIRE IN DIREZIONE DOBBIACO, VILLABASSA E BRAIES
Food & wine, turismo gastronomico, space e life style
DA LUNEDÌ 14 A VENERDÌ 18 OTTOBRE IL MICO CONVENTION CENTRE OSPITA IL PIU' GRANDE RADUNO AL MONDO DELLA COMUNITÀ SPAZIALE. ORGANIZZATO DALLA FEDERAZIONE
ASTRONAUTICA INTERNAZIONALE CON IL COORDINAMENTO DELL'ASSOCIAZIONE ITALIANA DI AERONAUTICA E
ASTRONAUTICA, DELL'AGENZIA SPAZIALE ITALIANA E DI
LEONARDO, LO IAC 2024 HA RAGGIUNTO IL NUMERO RECORD DI QUASI 7000 ADESIONI DA 106 PAESI. VENERDÌ 18 LA GIORNATA APERTA AL PUBBLICO, CON LA PRESENZA DI TUTTI GLI ASTRONAUTI ITALIANI E TANTI ASTRONAUTI E COSMONAUTI INTERNAZIONALI.
DALLE COLLINE PATRIMONIO UNESCO DI CONEGLIANO E VALDOBBIADENE ALLE TERRE DEL CHIANTI, PASSANDO PER LA VALPOLICELLA, L'AZIENDA VITIVINICOLA BOTTEGA, CON SEDE PRINCIPALE A TREVISO, È UN GRUPPO DA 22 MILIONI DI BOTTIGLIE ALL'ANNO, FRA VINI, GRAPPE E LIQUORI, DISTRIBUITE IN 165 PAESI DEL MONDO. UNA GRANDE AZIENDA A CONDUZIONE FAMILIARE, CHE HA SCELTO DI PUNTARE SU INNOVAZIONE, SOSTENIBILITÀ E IMPEGNO SOCIALE, SENZA DIMENTICARE LA TRADIZIONE.
THALES ALENIA SPACE, JOINT VENTURE TRA THALES 67% E LEONARDO 33%, HA SIGLATO CON L’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA (ESA), UN IMPORTANTE CONTRATTO PER LA CONTINUAZIONE DELLE ATTIVITÀ NECESSARIE AL COMPLETAMENTO DELLA MISSIONE EXOMARS 2028. IL CONTRATTO INCLUDE LA REALIZZAZIONE DEL MODULO DI INGRESSO, DISCESA E ATTERRAGGIO SU MARTE (EDLM, ENTRY, DESCENT AND LANDING MODULE) E LE ATTIVITÀ DI MANUTENZIONE E RICONFIGURAZIONE DEI VEICOLI GIÀ COSTRUITI PER LA MISSIONE DEL 2022.
MANTENENDO TUTTI GLI OBIETTIVI SCIENTIFICI, LA MISSIONE EUROPEA SU MARTE RIPARTE GRAZIE ALLA DETERMINAZIONE DELL’AGENZIA SPAZIALE EUROPEA, CON IL SUPPORTO DELL’AGENZIA SPAZIALE ITALIANA, DELL’AGENZIA SPAZIALE DEL REGNO UNITO E DELLA RINNOVATA PARTNERSHIP CON LA NASA.
IL PROGRAMMA EXOMARS RAPPRESENTA UNA SFIDA SENZA PRECEDENTI, IN TERMINI SCIENTIFICI E TECNOLOGICI, DAI MATERIALI INNOVATIVI UTILIZZATI, ALLO SVILUPPO DEL SOFTWARE PER IL SISTEMA DI NAVIGAZIONE, CONTROLLO E ATTERRAGGIO SULLA SUPERFICIE DI MARTE.
I RISULTATI DELLA MISSIONE RAPPRESENTANO UN APPORTO FONDAMENTALE PER IL PROSEGUO DELL’ESPLORAZIONE ROBOTICA ED UMANA DEL PIANETA ROSSO E DEL SISTEMA SOLARE.
Il meglio della mixology nell'esclusivo cocktail bar Giardino Cordusio e le proposte nel nuovo ristorante giapponese Sachi all’interno di Palazzo Cordusio Gran Meliá, in centro a Milano
Al ristorante Gardenia di Caluso (To), sabato 12 ottobre le foto di Lau Cabantous in mostra, abbinate ai piatti della stellata Mariangela Susigan
Nasce dall'idea di un ingegnere biomedico e PHD al Politecnico di Torino il primo Gin fatto con Oracolo, un algoritmo di intelligenza artificiale (AI)
Entra nel vivo la Festa della Castagna di Vallerano, che per la sua XXII edizione offre un mese di eventi imperdibili sino al 3 novembre. Quattro weekend ricchi di appuntamenti, oltre 40 in totale, tra sapori autentici, arte, cultura e tradizioni locali, in un borgo incantevole nel cuore della Tuscia viterbese. Nel suggestivo centro storico di Vallerano, tra vicoli e piazze, i turisti potranno immergersi in un programma a tema contadino, fatto di visite guidate, mostre, musica dal vivo, giochi popolari e degustazioni. Protagonista indiscussa della manifestazione sarà, come sempre, la castagna DOP di Vallerano, che potrà essere gustata in diverse preparazioni nelle tipiche cantine tufacee o direttamente in piazza, accompagnata da un bicchiere di vino caldo. Tra i momenti dedicati alla gastronomia, il Laboratorio didattico di cucina valleranese ogni domenica alle ore 11 nel centro storico, dove sarà possibile scoprire i segreti di ricette tradizionali come fricciolose, culitonni e ciciliani. Informazioni, programma week by week e menu settimanali sul sito www.festacastagna.it.
Torna Ein Prosit, la manifestazione enogastronomica che celebra le eccellenze culinarie e vitivinicole del territorio friulano, giunta quest’anno al traguardo delle 25 edizioni. Per cinque giorni, da mercoledì 16 a domenica 20 ottobre nei migliori ristoranti di Udine e provincia, chef di fama nazionale e internazionale si alterneranno ai fornelli, regalando agli ospiti serate irripetibili.
Massimo Bottura, Davide Oldani, Mario Uliassi, Norbert Niederkofler, Diego Rossi, Chiara Pavan, Prateek Sadhu, Matias Perdomo, Carlo Cracco, Niko Romito, Quique Dacosta, Begona Rodrigo, Pia Leon, Corrado Assenza, Ana Ros, Antonia Klugman, Christophe Pelé, Yoshiro Narisawa, Takaiko Kondo sono solo alcuni degli oltre 100 chef presenti.
Durante le cene, i partecipanti avranno l'opportunità di vivere esperienze gastronomiche uniche, con menu esclusivi pensati appositamente per l'evento. Ogni serata sarà un viaggio tra sapori e tecniche d'alta cucina, dove la creatività degli chef si unirà alla qualità delle materie prime, per creare piatti in grado di sorprendere e affascinare anche i palati più esigenti. Ein Prosit si conferma così uno degli eventi gastronomici più apprezzati a livello nazionale e internazionale, con un programma ampio e di elevato richiamo per appassionati e curiosi, in un connubio e intreccio di proposte che intende approfondire l'attuale realtà enogastronomica mondiale.
Non solo cene: la kermesse offrirà anche in quest'edizione un ricco programma di eventi collaterali dedicati ai wine lovers e agli amanti della gastronomia a 360°: Degustazioni Guidate per chi desidera avvicinarsi o approfondire la conoscenza del vino; Laboratori dei Sapori, che guideranno i visitatori attraverso la storia della cucina popolare italiana grazie a percorsi che combinano antiche tradizioni e nuovi abbinamenti, focalizzandosi sulle eccellenze gastronomiche del territorio e le specialità regionali. Senza dimenticare gli eventi speciali e gli incontri con bartender, pensati per arricchire ulteriormente l'esperienza. Il centro di Udine, tra enoteche, osterie e gastronomie, sarà così animato da una ricca serie di incontri, food & wine tasting e appuntamenti pensati per creare momenti di convivialità.
Il programma completo dell'evento con le sezioni per prenotare cene, laboratori e altre esperienze è consultabile sul sito Ein Prosit - Ein Prosit 2024.
Tutte le vite sono uniche, ma alcune sono straordinarie e la vita di Piero Bianucci è senza dubbio una di queste. Vita Sghemba. Ottant’anni con scrittori, scienziati e telescopi è l'autobiografia di Piero Bianucci appena uscita per la pisana Edizioni ETS ed è un libro bellissimo. Non è solo il racconto di una vita fatta di tantissimi incontri - nell’Indice dei nomi se ne contano un migliaio - ma è un libro che racconta (e fa scuola) di giornalismo attraverso 57 anni di mestiere “vissuto pericolosamente” sul campo, con la consapevolezza – per dirla alla Bernardo Valli - che ciò che esce dalla penna del giornalista è pur sempre la “verità del momento”. Ci sono la soggettività del punto di vista e la prospettiva data dal momento storico in cui si scrive. E ci sono gli incontri, appunto, senza i quali la vita di cui si parla oggi sarebbe un po’ meno “sghemba”. Tantissime storie e aneddoti su alcune delle più importanti personalità della scienza e della letteratura a cavallo tra XX e XXI secolo, per ognuna delle quali Bianucci offre al lettore una sorta di ritratto, che sommandosi agli altri diventa la fotografia di un'epoca.
Dai profili dei direttori che si sono avvicendati alla guida delle due testate che hanno accompagnato la carriera giornalistica di Bianucci (dagli esordi con Vecchiato a La Gazzetta del Popolo, dove resterà 15 anni curando il settore culturale e letterario, a La Stampa – dove entrerà nel 1981 a 37 anni, occupandosi di temi scientifici e fondando Tuttoscienze) agli incontri che ci orbitano attorno. La rassegna è lunga: ci sono quelli che sono diventati amicizie, come Primo Levi – che considera il più grande scrittore italiano del ‘900 – o il “caso” di Peter Kolosimo, a cui deve il suo esordio nella divulgazione astronomica, ma anche Tullio Regge, Piero Angela, Margherita Hack e Didimo; ci sono quelli che hanno generato rapporti intellettuali più o meno profondi come i premi Nobel Rita Levi-Montalcini, Emilio Segre, Renato Dulbecco, Carlo Rubbia e Harold Kroto, per citarne alcuni.
C’è un che di "beat", c’è della politica (si definisce radicale senza eccesso di radicalismo), c’è della poesia e c’è della resistenza (quella dell’autogestione alla Gazzetta a cavallo tra il 1974 e il 1975) in questa autobiografia. C’è qualche rimorso, com’è normale in tutte le vite. Ci sono le stelle. C’è Elena. C'è la città di Bianucci, Torino, e ci sono i viaggi in molte parti del mondo. Ma soprattutto c’è la straordinaria capacità narrativa di un grande maestro della divulgazione scientifica italiana. In conclusione: una biografia scritta con metodo scientifico, poiché ricchissima di informazioni, ma sempre snocciolate con quello stile leggero, divertente – e divertito – spesso ironico e coinvolgente che è l’inconfondibile cifra di Piero Bianucci.
Lo stile di chi in fondo, con la sua infinita curiosità, ha vissuto e vive la vita ogni giorno come un grande affascinante esperimento.
Dall’autore dei romanzi del commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta, fra cui Soledad (Einaudi), de I Bastardi di Pizzofalcone, pubblicato sempre per la casa editrice torinese e diventato poi una fiction di successo nonché della serie dedicata a Mina Settembre, anch’essa diventata poi protagonista sul piccolo schermo, è in libreria da maggio Robin Food, per la collana Slow Book di Slow Food Editore.
Il nuovo libro di Maurizio De Giovanni è un volumetto di appena 80 pagine da leggere tutto d'un fiato, anzi da assaporare in un sol boccone, che saprà far sorridere e sognare gli amanti delle pittoresche tradizioni partenopee: prima fra tutte, l’arte di arrangiarsi.
Napoli e la sua cucina profumano le pagine di questo racconto divertente e a tratti surreale, che catapulta il lettore nel meraviglioso mondo della ristorazione. Tra lasagne con le polpette e pastiere, genovesi e gattò, si svelano le rocambolesche imprese di Roberto, quello che «a me mi piace cucinare» e della sua Marianna, che con astuzia femminile saprà ribaltare le sorti di un’osteria sull’orlo del fallimento.
Per assaporare ancor di più una delle tradizioni gastronomiche simbolo dell’Italia intera, una breve guida alla lettura della cucina napoletana e le ricette classiche, protagoniste indiscusse della tavola napoletana.
Uno dei più grandi scrittori coreani di fantascienza, Bae Myung-Hoon, dopo il successo de La Torre ritorna ad affascinare i lettori italiani con In Orbita! (ADD Ed.), il nuovo avvincente romanzo che combina l’ambientazione aerospaziale tipica del genere fantascientifico con una spiccata vena satirica. Con il ritmo e la struttura di un K-drama, in quest’opera l’autore evidenzia storture e tic della Corea odierna, parlando di incomunicabilità, dinamiche di potere e relazioni umane.
Tutto parte da un fatto molto strano: nel cielo terrestre è apparso un secondo sole. Opera artificiale di anonimi sabotatori, si distingue per la sua curiosa forma di Pac-Man. Le forze spaziali della Repubblica di Corea si scuotono dall’abituale sonnolenza per affrontare l’inatteso fenomeno, che oltretutto riscalda l’atmosfera. Nella girandola di eventi che ne segue, tutti ambientati in una sperduta base di lancio, conosciamo una galleria di personaggi eccentrici: dall’ex membro della boyband B-Density che sin da bambino sognava di fare l’astronauta, all’agente dei Servizi informativi esperto di origami, fino alla pilota di razzi che combatte contro l’intelligenza artificiale. A complicare il tutto interviene il ritorno sulla Terra del crudele governatore di Marte, che ha appena sedato una rivolta su un pianeta rosso completamente antropizzato.
Nato nel 1978 a Busan, oltreché autore di romanzi di successo Bae Myung-Hoon nel 2020 e 2021 è stato consulente per il ministero degli Affari Esteri sudcoreano sul tema di una possibile amministrazione globale del pianeta Marte.
Le relazioni, le influenze e le eredità che hanno determinato le maggiori correnti culturali dell’enogastronomia sono raccontate da Marco Bolasco ed Enrico Vignoli in un prezioso volume in uscita nelle librerie mercoledì 25 ottobre per Slow Food Editore. Partendo dagli chef contemporanei che, oltre alla notorietà, la bravura e il successo, possono essere considerati come modelli di riferimento, esempi significativi per gli anni a venire, gli autori hanno imbracciato un vero e proprio lavoro genealogico, ricostruendo i legami di generazioni di allievi e maestri, arrivando fino ai padri fondatori della cucina moderna come Auguste Escoffier.
Sono più di 250 gli chef raccontati in biografie e illustrazioni, realizzate in analogico da Martina Dirce Carcano, e ritrovabili connessi tra loro in un ambizioso progetto grafico: una grande mappa stellare, ideata e realizzata da Matteo Riva, che accompagna alla scoperta degli astri nascenti, delle costellazioni e delle stelle polari che popolano il firmamento della storia della cucina mondiale. Il lettore potrà così navigare nella corrente culturale segnata dal passaggio di Ferran Adrià, conoscere i nomi di chi, da tutto il mondo, ha deciso di fare tappa al Noma di René Rezdepi, ricostruire i legami dei grandi chef francesi, da Alain Ducasse a Michel Bras, da Paul Bocuse a Joel Robuchon.
L’Atlante dei Cuochi è un lavoro vivo e aperto come la gastronomia stessa, in attesa di conoscere quali di questi astri contemporanei lasceranno realmente il segno e quali altri ancora si uniranno al firmamento, aggregandosi a costellazioni già esistenti o fondandone di nuove.
Insignito pochi giorni fa del premio “Tre Torte d’Oro” dalla
Guida Pasticceri e Pasticcerie 2024 del Gambero Rosso, il maestro della
pasticceria Iginio Massari – bresciano, classe 1942 - svela il suo amore per i
primi piatti con un’antologia dei più grandi classici della tradizione italiana
– più di 80 ricette - articolata in cinque capitoli: pasta fresca, ripieni e
lasagne, pasta secca, gnocchi, riso e risotti. Il volume L’altro Massari
(ed. Gambero Rosso) comincia con una riflessione ampia sui cereali, sul
cambiamento dei nostri costumi alimentari, sul valore della dieta mediterranea,
per chiudersi con un glossario dedicato a erbe e aromi.
Ma il cuore del libro sono le ricette, corredate da osservazioni
personali e digressioni storiche, frutto anche della lunga esperienza di Iginio
Massari come ristoratore, con la sua insegna Carlo Magno, della bassa Val
Trompia alle porte di Brescia, di cui è socio dal 1993. Si parte
naturalmente dalle sue zone: casoncelli, pizzoccheri, risotti in mille versioni
per sconfinare in tutto il patrimonio della tradizione italiana e della dieta
mediterranea, cui il maestro dedica ampia considerazione. Scialatielli,
orecchiette, gnocchi, lasagne, bigoli: nulla sfugge, arrivando alla paniscia
alla novarese, ai timballi, agli gnocchi alla romana e la tiedda barese. Tecniche, ricette e divagazioni che
mostrano in grande stile l’altra faccia del padre nobile della pasticceria
italiana.