IL BAGNA CAUDA DAY 2023, AD ASTI, IN PIEMONTE E NEL MONDO

L’unica cosa a cui si dovrà prestare attenzione sarà il colore del semaforo riportato sul menu di ogni locale che, come vuole la fortunata – e ben collaudata – formula dell’evento, indicherà la quantità di aglio presente nella bagna cauda in questione: semaforo rosso per la versione originale Come dio comanda, semaforo giallo per la versione Eretica con presenza di aglio smorzata e semaforo verde per la versione Atea senz’aglio, con possibilità di finale in gloria con tartufo per i buongustai impenitenti come il qui presente G-Astronauta, che – cosa ve lo dico a fare – si è ovviamente già prenotato per la versione più godereccia del piatto.

L'elenco dei locali aderenti divisi per aree geografiche (Astigiano, Monferrato, Langhe, Torinese, Alto Piemonte e non solo) è consultabile sul sito dell'evento , dove è possibile prenotare direttamente il proprio posto. Per ogni locale è pubblicata una scheda con il numero di posti messi a disposizione, telefono e mail per prenotare. Prevista anche la possibilità di avere la bagna cauda a casa, già pronta con tutte le verdure giuste nei ristoranti che propongono la versione “Sporta a ca’”. Novità di quest’anno sarà la possibilità data ai "bagnacaudisti" di esprimere un indice di gradimento sull’accoglienza e la convivialità ricevuta.

La bagna cauda si potrà accompagnare con dell'ottimo vino, proposto in tutti i locali al prezzo calmierato di 12 euro a bottiglia. Il Bagna Cauda Day vede infatti alleate quattro importanti case vinicole astigiane leader della Barbera: Bava di Cocconato, Braida di Rocchetta Tanaro, Cascina Castlèt di Costigliole e Coppo di Canelli.

Per il resto, l’undicesima edizione del Bagna Cauda Day sarà come sempre un appuntamento da gustare nel tradizionale clima conviviale e di spensieratezza un po’ goliardica che da sempre caratterizza la manifestazione. Una dimensione di leggerezza che però non dimentica il tragico momento storico che stiamo attraversando e che – anzi – si fa portavoce di un importante messaggio di speranza affidando a Gino Vercelli, fumettista di vaglia, il compito di disegnare lo slogan “Bagna Pax: mettete dei cardi nei vostri cannoni” dell’edizione 2023. Un forte richiamo alla voglia di pace e di convivialità che già l’anno scorso con la Caritas aveva permesso di organizzare una bagna cauda con ospiti ucraini e russi. A questo proposito anche quest’anno, come già nel 2019, con la bagna cauda cucinata insieme da una cuoca palestinese e una ebrea, e nel 2022, con l’incontro a tavola tra ucraini e russi, torna il Bagna Pax: un appuntamento assai speciale, organizzato dalla Caritas di Asti per venerdì 1° e sabato 2 dicembre, a cena, nel cantinone del Foyer delle Famiglie di via Milliavacca ad Asti. L'iniziativa vedrà anche il contributo dell’organizzazione professionale agricola Cia di Asti che offrirà cardi e verdure.

Inoltre, tutti i “bagnacaudisti” che nell’ultimo fine settimana di novembre e nel primo weekend di dicembre andranno a gustare la bagna cauda nei locali aderenti riceveranno in omaggio il bavagliolone in stoffa illustrato.

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TANTI APPUNTAMENTI NON SOLO A TAVOLA  

Sabato 25 novembre e sabato 2 dicembre, in occasione del Bagna Cauda Day ad Asti ci sarà la Caccia alla Bagna, una divertente caccia alla scoperta della città di Asti a tema gastronomico, organizzata da Welcome Piemonte in collaborazione con l'Associazione Astigiani, che vedrà protagonisti gli ingredienti, le tradizioni e le curiosità che hanno reso questo piatto famoso in tutto il mondo. Un omaggio alla vera cucina piemontese e ai suoi ambasciatori, dai produttori ai commercianti del territorio, senza dimenticare alcuni luoghi storici di grande fascino raccontati da guide turistiche.

Sarà un'avventura tra enigmi da risolvere e indizi misteriosi, adatta a tutti, per divertirsi in famiglia o con gli amici. Mappa alla mano, serviranno intuito e spirito di squadra per raggiungere le varie tappe del percorso e trovare finalmente il “Bagna Cauda Secret”. La quota di iscrizione è di 16 euro con premi gustosi per i vincitori (per iscrizioni info@welcomepiemonte.it o chiamando i numeri 339/53.15.104, 348/39.38.038).

Domenica 26 novembre, in occasione del Mercato della Terra di Torino, sarà Bagna Cauda Market: i migliori produttori selezionati da Slow Food proporranno in vendita le materie prime per fare un’eccezionale bagna cauda anche a casa: dalle ore 9 in via Fenoglietti 14.

Al centro del Mercato di Slow Food ci saranno gli ingredienti principali della bagna cauda. In prima linea l’aglio, precisamente quello bianco di Caraglio, coltivato nel territorio del piccolo Comune di Caraglio, nella zona pedemontana della Valle Grana. Dal sapore dolce e delicato, è caratterizzato da un’alta digeribilità. Dal 2008 ne esiste anche il Consorzio, per tutelarne la qualità e la naturalezza.

Alla base della bagna cauda classica ci sono poi le acciughe e in particolare domenica 26 novembre ci saranno quelle di Michele, terza generazione della famiglia Senno a capo de L’anciua, a Sestri Levante.

E poi non può mancare l’olio extravergine, anche questo dalla vicina Liguria: l’olio del Mercato della Terra di Torino è dell’Azienda Agricola Fresia, che da oltre 100 anni porta avanti internamente tutte le fasi di produzione e confezionamento, dalla terra alla tavola. La famiglia Fresia raccoglie le olive taggiasche nei suoi 20 ettari di oliveto ad Imperia e le trasforma nel suo frantoio: lì ogni giorno quando è stagione viene estratto a freddo l’olio extravergine di oliva “Cultivar Taggiasca”.

Tradizione vuole che a fare da contraltare alla golosa “salsa calda” siano le verdure e al Mercato della Terra ce ne sarà ampia rappresentanza. Ecco il Cardo Gobbo di Nizza Monferrato, presidio Slow Food coltivato nei terreni sabbiosi tra Nizza Monferrato, Incisa Scapaccino e Castelnuovo Belbo.

Davide Barbero, da Rocchetta Palafea (Asti), porterà a Torino i suoi cardi per una domenica speciale.  Non mancherà poi il cavolfiore: anche in questo caso un altro Presidio Slow Food, il Cavolfiore di Moncalieri, caratterizzato da tante cupolette appuntite avvolte a spirale, proprio come il romanesco, ma dall’odore più delicato e dalla consistenza compatta e croccante. Andata persa per diversi anni, questa coltivazione è stata recuperata da un piccolo gruppo di contadini che seguono i princìpi dell’agricoltura biologica: domenica 26 novembre saranno al Mercato della Terra Agrimani, da Trofarello e Il Tasso da Moncalieri. E poi ci sarà anche Giuseppe Gunetti con la sua cipolla piatlina, piatta in dialetto piemontese, tipica di Andezeno. Oltre che per la forma, questa cipolla tipica del territorio si contraddistingue per la polpa tenera e dolce, delicata non solo al palato ma anche al tatto.

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Torna anche il Bagna Bike, un’uscita in bicicletta per godersi il panorama del foliage autunnale, organizzato da EbikeOne, negozio di vendita, assistenza e noleggio di bici da strada ed e-bike aperto a Quarto Inferiore da Corrado Mancini.

Nelle due domeniche, 26 novembre e 3 dicembre, prima di sedersi a tavola a rinnovare il rito della bagna cauda, gli amanti delle due ruote potranno raccogliere l’invito a pedalare sulle colline del Ruché. EbikeOne mette a disposizione le sue e-bike a noleggio. Il tour, di circa 25 km, partirà da Montemagno (ritrovo alle 10, sulla piazza del tamburello), toccando i sette Comuni dove si produce la docg: Castagnole Monferrato, Montemagno, Grana, Portacomaro, Refrancore, Scurzolengo e Viarigi.

Il costo del tour è di 15 euro (noleggio e-bike 45 euro; menu bagna cauda 28 euro), info e prenotazioni al 335/75.73.794, info@ebikeone.it.

Come da tradizione poi, sabato 2 dicembre dalle ore 17,30 nel salone del Palazzo della Provincia di piazza Alfieri, sarà assegnato il premio Testa d’aj a persone che nella vita hanno saputo andare controcorrente. Quest'anno il premio è conferito al climatologo Luca Mercalli, al disegnatore Gino Vercelli, al pizza-chef Fulvio Marino, alla cantautrice, attrice e ballerina Chiara dello Iacovo, con l'aggiunta di uno speciale Testa d'aj alla memoria di Amanda Terzuolo, la storica titolare del negozio astigiano di casalinghi di via Brofferio, detto dei tre scalini, recentemente scomparsa. La "signora dei fujot" ha gestito per decenni, assieme al marito Piero Gerbo, con grande gentilezza e cura un luogo del cuore ricco di curiosità e memorie, molto caro e scoperto anche dai turisti.

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