MERANO WINE FESTIVAL 2023, UN PASSO OLTRE L'ECCELLENZA

Cinque giornate di festival, 10.000 visitatori attesi, più di 600 espositori, oltre 1.500 vini in degustazione, 350 etichette nella WineHunter Area, più di 1750 WineHunter Awards, 26 masterclass, 22 show cooking, 2 presentazioni di libri e 6 talks al Summit “Respiro e Grido della Terra” incentrato su cambiamenti climatici e sostenibilità. Se i numeri sono importanti, quelli del Merano WineFestival quest’anno preannunciano un’edizione a cinque stelle, capace di entusiasmare anche la consistente schiera di aficionados e wine addicted che da tempi non sospetti frequenta la kermesse altoatesina dedicata al meglio dell’enologia italiana e internazionale.

Nella “città delle palme” più a nord d'Europa, l'appuntamento in programma da venerdì 3 a martedì 7 novembre quest'anno segna il ritorno al format classico lanciato dal patron Helmuth Köcher: prima giornata dedicata a Naturae et Purae, Bio & Dynamica con ampio focus su vini biologici, biodinamici, organici e orange, per proseguire da sabato a lunedì con le eccellenze garantite The WineHunter protagoniste del Kurhaus; la giornata di martedì è targata Catwalk Champagne; mentre alla Gourmet Arena ritornano i migliori prodotti Food - Spirits - Beer insieme agli show cooking, che partiranno già venerdì negli spazi dedicati alla Campania e all'Abruzzo, così come molti eventi collaterali e masterclass tra il Fuori Salone e l'Hotel Therme Merano.

Se l’imperativo è eccellere, Merano WineFestival 2023 ha deciso di spingere ancora più in alto l'asticella della qualità tra eleganza, cultura e business. Basta dare un'occhiata alla sezione The Festival, da sempre dedicata alle menzioni speciali del WineHunter Helmuth Köcher con uno sguardo che dalla tradizione spazia a 360° verso il futuro. Ebbene, quest'anno Helmuth Köcher ha voluto spingersi oltre il concetto stesso di eccellenza, già raggiunta con la menzione Platinum per quei prodotti che nel 2023 hanno raggiunto un punteggio superiore a 95/100, e Next Platinum, dove sono racchiuse le promesse del futuro già insignite del The WineHunter Award Gold nelle diverse categorie. Presentate infatti due nuove menzioni: Iconic, attribuita a quei vini che rappresentano un riferimento di eccellenza nazionale e internazionale per un territorio, insigniti del The WineHunter Award Gold; presenti sul mercato da almeno 25 anni, vengono prodotti da aziende storiche, con almeno 50 anni di attività. Unique, invece, è la menzione che certifica i prodotti unici per tipologia di vinificazione e/o affinamento, così come per vitigno unico oppure per condizioni pedo-climatiche estreme se non eroiche, anche questi già riconosciuti dal The WineHunter Award Gold.

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HIGHLIGHTS, I CONSIGLI DEL WINEHUNTER SUGLI EVENTI DA NON PERDERE

Il Merano WineFestival è come un menu dalle mille portate capace di solleticare qualsiasi tipo di palato. Difficile se non impossibile fare una selezione tra eventi dentro e fuori dal festival. Partendo da venerdì 3, imperdibile la super Masterclass al Kurhaus con Luca D'Attoma, enologo sperimentatore della viticoltura biologica in Italia capace di innovare fino alle eccellenze biodinamiche della sua cantina senese. Venerdì 3 è anche la giornata del DNA Vernatsch, ovvero la schiava gentile caratteristica dell'Alto Adige in presenza di nove produttori locali nelle sale del Kurhaus. Venerdì pomeriggio appuntamento alla Palm Lounge dell'Hotel Therme Merano con la presentazione del libro Terradivina di Riccardo Corazza. Nell’ambito di Bio&Dynamica, inoltre, dalle ore 14,30 alle 16 Masterclass “Resistenti Nicola Biasi - I vini del futuro” con Helmuth Köcher, Attilio Scienza e Nicola Biasi.

Sabato 4 è in programma dalle ore 10 in piazza della Rena, il Mercato della Terra a cura di Slow Food Alto Adige. Alle ore 13, nella cornice del Teatro Puccini il Summit “Respiro e Grido della Terra” accenderà i riflettori sull'ambiente e il clima, con esperti che si confronteranno sul tema della sostenibilità. Alle ore 15 alla Palm Lounge presentazione del libro Intrepide, Storie di donne, vino e libertà firmato da Laura Donadoni. Dalle 16 alle 17 la Masterclass “Eccellenza dall’Albania” by Cobo Winery con il wine critic Luca Gardini. Alle ore 20 presso la Gourmet Arena Campania showcooking con Antonio Tubelli e Umberto Mazza.

Domenica 5 appuntamento con la presentazione della Guida Vini Buoni d’Italia al Teatro Puccini, dalle ore 10,30, e poi dalle ore 11 alle ore 13 nella Sala dei 30 dell'Hotel Therme Merano Tavolo Rotondo e Masterclass “La nuova filosofia del calice sensoriale secondo Italesse L’importanza della cultura del calice per esaltare l’unicità di ogni singolo vino” organizzato in collaborazione con Italesse. A seguire, alle ore 14 Masterclass Georgia con i “Vini Qvevri – I vini in anfora”. Dalle ore 17 alle ore 19 al Castello Principesco c’è “La Storia di Masseto”, degustazione di 3 annate in una tavola rotonda a cura di Roberto Camuto (Wine Storyteller) con la presenza di Lamberto Frescobaldi.

Imperdibile lunedì 6 dalle 10 alle 12 al Castello Principesco assieme a Oscar Farinetti, Albiera Antinori e Priscilla Incisa della Rocchetta l’evento “Le Vite Parallele di Tignanello & Sassicaia” delle annate 1990/2008/2018. Alle ore 16, invece, riflettori puntati sul Premio Godio meets Premio Zierock che celebra la cucina genuina e vicina al territorio nonché una visione olistica della produzione del vino e alle ore 19,30 presentazione della Guida Osterie D'Italia by Slow Wine alla Cantina di Merano. Quindi, martedì dalle ore 15,30 al Kursaal premiazione del concorso “Emergente Sala 2023”.

Non è un caso se già nelle passate edizioni il patron Helmuth Köcher aveva deciso di aprire il Merano WineFestival con la rassegna dedicata Bio&Dynamica. Dopo anni anomali per l'intero pianeta, nel corso dei quali il valore della sostenibilità come unica politica per preservare il territorio che ci ospita è ritornato al centro dell'interesse per tutti, il ritorno del Merano WineFestival alla formula originaria non poteva non coincidere con la rassegna Bio&Dynamica. 

L'appuntamento con il futuro della viticoltura è fissato quindi per venerdì 3 novembre nelle sale del Kurhaus dove protagonisti della giornata di apertura della trentaduesima edizione del Merano WineFestival sono i vini biologici, biodinamici, naturali, orange, PIWI e vini da agricoltura integrata. Grazie alla crescente diffusione di questo segmento del mercato, quest'anno la kermesse vedrà in esposizione ben 160 produttori e più di 300 etichette, il che significa un +50% rispetto all'anno pre-pandemico. Vini biodinamici e varietà PIWI, ovvero vini derivanti dai nuovi genomi viticoli ottenuti dall'incrocio di viti resistenti alle sempre più invadenti malattie fungine.

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Bio&Dynamica significa vini che uniscono, partendo dal vigneto fino alla bottiglia, l'eccellenza qualitativa indispensabile per poter essere parte del Merano WineFestival, a un concetto di reale e concreta sostenibilità̀. Numeri, più che parole. Dallo studio scientifico in collaborazione con Climate Partners e condotto presso l'azienda Albafiorita, ma nato da un'idea delle aziende Resistenti Nicola Biasi, emerge ad esempio che la gestione dei vitigni resistenti produce il 37,98% di CO2 in meno rispetto a quella dei vitigni tradizionali. Lo studio pioniere in questo campo ha misurato l'impronta di carbonio nella produzione di vini da varietà tradizionali rispetto a quella prodotta da vini da varietà resistenti, a parità di condizioni climatiche e territoriali. Uno studio che fa riflettere, perché mette in luce in modo chiaro l'impatto delle scelte aziendali sull'ambiente dal quale nascono i prodotti stessi. I dati rilevati, vale la pena precisare, coinvolgono anche il packaging e la chiusura, passando per la tipologia di bottiglia utilizzata fino alla scelta di vitigni resistenti.

“Puntare su vitigni resistenti e sostenibili significa intraprendere la strada migliore e più efficace per una reale viticoltura sostenibile. Infatti, è nota la loro naturale resistenza alle malattie fungine grazie alla quale è possibile ridurre drasticamente il numero dei trattamenti, in questo modo aumentando di molto la tutela dell'ambiente, dei territori e delle persone. Allo stesso tempo, questi vini sono capaci di raggiungere vette di eccellenza assoluta. Sostengo quanto detto, dopo avere visitato decine tra le aziende presenti nella rassegna Bio&Dinamica, alcune di queste trasformate anche in fattorie didattiche o fattorie sociali. Ho toccato con mano come la drastica riduzione dei trattamenti in queste aziende coincida con un minor consumo energetico e il compattamento del suolo, oltre all'abbattimento delle emissioni di CO2. Aziende presenti al Merano WineFestival perché capaci di produrre eccellenze sostenibili, spesso anticipando quello che dovrà essere il solco della viticoltura di domani”, ha detto Helmuth Köcher, patron del Merano WineFestival.

Il risultato è eccellenza, alta sostenibilità e minori emissioni di CO2 nell'atmosfera. Infine, dati alla mano, varietà resistenti alle principali malattie della vite come la peronospora, l'oidio e la botrite, permettono una sensibile riduzione dei trattamenti, così come un utilizzo moderato di antiparassitari e un risparmio nei consumi di acqua ormai diventato bene prezioso, viste le siccità che sempre più sfideranno l'agricoltura.

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NON SOLO VINO, LA GOURMET ARENA

È un’esplosione di gusti e sapori della cucina italiana la trentaduesima edizione del Merano WineFestival, grazie alla presenza di 74 stand nell'ormai celebre padiglione della Gourmet Arena, che sulle passeggiate meranesi si snoda parallela e speculare al salone dedicato al vino, all'interno del Kurhaus. Un padiglione Food - Spirit – Beer che inizia con Campania Felix - area dedicata alla regione del sole - per concludere con Abruzzo Sostenibile, regione che ha fatto del rispetto della terra una missione nel comparto agroalimentare.

Tra questi due poli d'eccellenza, dove a farla da padrone è il ricco programma di showcooking, dal 3 al 6 novembre trovano posto i produttori del Belpaese capaci di esprimere il meglio di quanto l'Italia mette in tavola. Quindi, l'attesissima consegna del Premio Godio e tanta curiosità per le novità presentate dagli chef stellati e astri nascenti nell'ambito degli show cooking, dove il pubblico viene trasportato in un suggestivo giro dell'Italia in punta di forchetta.

Tante le star stellate della cucina presenti al Merano WineFestival, come chef Umberto De Martino del ristorante Florian Maison di Bergamo che domenica 5 novembre alle ore 15,30 negli spazi di Campania Felix delizierà i suoi ospiti trasformando il gusto della cucina di Sorrento in una foto-ricordo, affinché l’esperienza rimanga impressa vividamente nella memoria. Dal canto suo, alle ore 17 negli stessi spazi a De Martino succederà in una staffetta del gusto e della fantasia il collega Lino Scarallo del ristorante Palazzo Petrucci di Napoli. Primo chef stellato nella storia di Napoli, Scarallo è ormai un habitué del Merano WineFestival, che ogni anno è capace di stupire con la sua cucina mediterranea da napoletano irriverente, così come ama descriversi. Dalla città del Tasso, lo spirito rivoluzionario è quello di chef Peppe Aversa, ambasciatore di quella accoglienza sorrentina che ha fatto della cucina italiana un marchio non solo di qualità ma anche di ospitalità turistica.

Alle ore 15 di lunedì 6 novembre attesissima “The Final Session” che metterà assieme in uno spettacolare show cooking il genio creativo di quattro grandi testimoni della cultura popolare e alimentare campana: chef Umberto De Martino, chef Lino Scarallo, chef Peppe Aversa e chef Antonio Tubelli. Spostandoci di soli pochi passi nell'area Abruzzo Sostenibile, imperdibili le lezioni sulla cucina rurale che venerdì 3 novembre tra le 11 e le 15 chef Davide Baboro e chef Carlo Auriti presenteranno al pubblico in un incontro con le antiche tradizioni del passato quando queste si intersecano con le tecniche più innovative della cucina moderna. Sempre nello stesso spazio, domenica 5 novembre, ancora un occhio di riguardo per la cultura contadina, questa volta ideata e impiattata da chef Matteo Di Panfilo e chef Carlo Auriti, i quali alle 11 proporranno la loro versione personale dell'incontro tra tradizione e sostenibilità, come detto, marchio distintivo dell'agroalimentare abruzzese.

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EMERGENTE SALA 2024 E PREMIO GODIO

Dopo la vittoria di Alessia Chignoli del ristorante Villa Crespi di Orta San Giulio (3 stelle Michelin) nell’emozionante finale di EmergenteSala 2023, svoltasi alla Villareale e all’Hotel De La Ville di Monza, ripartono nell’ambito del Merano WineFestival le Selezioni Nord di EmergenteSala 2024, l’unico evento dedicato al servizio di sala ideato dal giornalista Luigi Cremona e da Lorenza Vitali.

Per la prima volta l’appuntamento si terrà nel giorno di chiusura del festival, martedì 7 novembre, ma s’inizierà già il giorno prima, lunedì 6 novembre alle 15 al NOI Techpark Parco Tecnologico e Scientifico dell’Università di Bolzano, nell’aula della Facoltà di Scienze Agrarie, Ambientali e Alimentari, per un talk show sul tema della Formazione e dell’Accoglienza accolti dal professor Emanuele Boselli. A fine Convegno ci si trasferirà all’Istituto Alberghiero Cesare Ritz di Merano per la prima prova di selezione durante la Cena di Gara servita agli ospiti giurati.

Il giorno successivo, martedì 7 novembre, alle ore 9, ci si sposterà al Teatro Puccini di Merano per l’importante prova orale che vedrà i concorrenti presentarsi sia attraverso un video che di persona sul palco, di fronte a una giuria di giornalisti ed esperti. Al termine della prova un buffet con i prodotti e i vini dei partner dell’evento. L’ultimo atto, la Premiazione, avverrà nella spettacolare sala delle Feste Kursaal in coincidenza con la chiusura del Merano WineFestival, quando verranno eletti i finalisti che avranno diritto a partecipare alla finale di EmergenteSala in programma a maggio 2024 alla Villa Reale di Monza.

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Come da tradizione, il Merano WineFestival è anche il luogo e il momento nel corso del quale viene assegnato il prestigioso Premio Godio alla carriera: Il riconoscimento al cuoco regionale che opera in contesti montani lontani dalle grandi direttrici turistiche, ma che allo stesso tempo ha dimostrato capacità di innovare la sua cucina, coraggio nella scelta dei prodotti e ricerca in termini di qualità e gusto. Il premio, frutto di un lungo lavoro di ricerca in collaborazione con l'Accademia della Cucina italiana, rappresenta il giusto riconoscimento a chi, esattamente come fece chef Gianfranco Godio (primo stellato altoatesino), si è dimostrato capace di dare un significativo contributo alla cultura gastronomica regionale.

Il programma completo degli eventi, il catalogo e l'elenco degli espositori sono disponibili sul sito 32° Merano WineFestival – Excellence is an attitude! . Informazioni allo 0473/21.00.11 oppure scrivendo a info@meranowinefestival.com.