METROTRAIL - UNA CAMMINATA URBANA TRA RACCONTI E SAPORI AFRICANI

Sette linee metropolitane 100% green e sostenibili, per unire le periferie con il centro cittadino attraverso sette camminate immerse nella natura, con tappe gastronomiche alla scoperta delle eccellenze del territorio e “capolinea” in musei o quartieri di particolare interesse storico, architettonico o culturale. Si chiama MetroTrail ed è la rete di Metropolitana Verde nata dall’idea della guida Alberto Plemone - in collaborazione con alcuni tour operator locali, che sia possibile attraversare la città a piedi, da un capo all’altro, senza per forza dover percorrere anonimi marciapiedi o lunghi tratti asfaltati.

A questo proposito si sono uniti i “puntini verdi” che costellano il capoluogo subalpino - che si trattasse di parchi, giardini, viali alberati o semplici aiuole, per poi tracciare i diversi sentieri, ognuno con un numero, un nome e altrettanti capolinea.

Alle classiche linee, da qualche tempo si sono aggiunte le Camminate Speciali, alla ricerca della natura nei quartieri di Torino. L’appuntamento che apre il calendario di questa primavera, nella domenica delle Palme, parte da una domanda: è possibile legare tra di loro storie su antichi romani e monaci, i Savoia, la Torino dell’800, un raro rapace “urbano”, i Crociati, un supermercato unico al mondo, una città del futuro che nasce dalla terra, un rifugio antiaereo e la cucina africana? Certo che sì, assicurano al G-ASTRONAUTA.

L’itinerario FalcheraBarriera! di 8 km, pensato in collaborazione con Daniela Re, architetto dello studio ECOprogetto e curatrice del progetto Vivo in Barriera/Aurora, prenderà il via alle 9,30 dal Parco Arrivore e avrà come protagonisti di curiosità e racconti la barca dei Monaci, il Nibbio del Parco della Confluenza, la Cascina Airale alla Colletta, la Manifattura Tabacchi, la chiesa di San Gaetano da Thiene e le sue coppelle, gli orti di via Petrella, il tetto del LIDL di via Bologna, le case e storie di Resistenza di Barriera. Il percorso terminerà al Circolo di culture e sapori africani Jigeenyi, all’interno del Bunker, in via Niccolò Paganini 0/200.

SAPORI AFRICANI AL JIGEENYI

In Wolof, la prima lingua nazionale senegalese per diffusione, la parola “Jigeenyi” significa “donne”. Non è un caso, dunque, che sia questo il nome scelto per il circolo culturale dedicato alla creatività e alle cucine africane gestito dalle associazioni Ricette d’Africa APS e Renken onlus. Il progetto Jigeenyi nasce infatti nel 2021 con l’obiettivo di promuovere l’empowerment femminile, favorire il dialogo interculturale e rafforzare l’inclusione sociale e lavorativa delle donne africane in città, utilizzando la cucina e gli altri spazi del locale per appuntamenti a tavola, incontri culturali, workshop, presentazioni editoriali e raccolte fondi solidali.

In particolare, la cucina è affidata a una squadra di giovani cuoche africane che propongono non solo ottimi pranzi, cene e afro-brunch all’insegna dei sapori e dei profumi mediterranei, sahariani e tropicali, ma anche appuntamenti culturali e corsi per mettersi alla prova ai fornelli. In questa occasione i partecipanti al MetroTrail potranno assaporare un menù degustazione di specialità africane aggiungendo 10 euro (da pagare sul posto), al costo della camminata, che è di 20 euro. Info e prenotazioni al 342/75.30.853, calendario di tutti gli appuntamenti sul sito Home Page (metrotrail.it).