UNA GALASSIA DI BOLLICINE CON L'ASTI DOCG A IDENTITÀ GOLOSE

Il Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg è tra i grandi protagonisti della 18ª edizione del Congresso Identità Milano 2023, tra i più importanti appuntamenti italiani dedicati alla cucina d’autore, alla pasticceria, al servizio di sala e all’ospitalità.

In particolare, i tanti appassionati e professionisti del settore che prenderanno parte all’evento – nel 2019 i visitatori sono stati oltre 16 mila – quest’anno possono degustare le bollicine aromatiche dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti in una veste inedita.

Il Consorzio dell’Asti Docg, infatti, lunedì 30 gennaio alle ore 13.30, nella Lounge Bollicine del Mondo, sarà al centro di una degustazione alla cieca con una rosa di professionisti di primo livello e di fama internazionale. Cinzia Benzi, scrittrice e donna del vino, e Raffaele Foglia, giornalista e sommelier, condurranno lo speciale momento che vedrà la partecipazione di chef stellati, giornalisti e influencer del mondo del vino. Ma non è finita. Sempre lunedì 30 alle ore 11.15 il direttore del Consorzio dell’Asti Docg Giacomo Pondini salirà sul palco per la consegna del Premio Innovazione Continua, che riconoscerà la straordinaria capacità di essere versatile e precursore dei tempi, proprio come l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti.

La Docg Asti, infatti, è una Denominazione storica che può vantare un ruolo da precursore nella comunicazione e nelle numerose declinazioni del prodotto, grazie a un continuo rinnovamento nel tempo secondo i cambiamenti della società e delle innovazioni tecnologiche. Con la bellezza di 1048 aziende consorziate, divise tra 53 case spumantiere, 847 aziende viticole - di cui 117 a vocazione vitivinicola, 16 aziende vinificatrici e 15 cantine cooperative, per una produzione media annua che si aggira intorno agli 88 milioni di bottiglie, di cui l’85% viene esportata all’estero - quelle del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti docg sono tra le bollicine aromatiche più amate e brindate al mondo.

Un’attività di tutela e valorizzazione del territorio d’origine dell’uva Moscato bianco iniziata nel lontano 1932 e consolidatasi del tempo, a rappresentare una coltivazione che si estende oggi per circa 10 mila ettari su di un’area che comprende 52 Comuni delle province di Alessandria, Asti e Cuneo.