BRACHETTO D'ACQUI, IL VINO DELLE FESTE SPAZIALI

È curata dal Consorzio Tutela Vini d’Acqui la selezione di cantine ed etichette che andranno ad accompagnare alcuni dei piatti della Cena Spaziale 2023, in programma sabato 16 dicembre in occasione della 3ª Giornata Nazionale dello Spazio nelle sale del nuovo ristorante La Serra dei Berroni, all’interno di una delle più belle dimore storiche del Piemonte: la Tenuta Berroni di Racconigi (CN), con i suoi 250 anni di storia.

La Cena Spaziale ideata e condotta dal qui presente G-Astronauta, sarà dunque un’anteprima del rinato spazio - che aprirà al pubblico solo a febbraio 2024 - e sarà firmata dalla giovane e talentuosa chef Elisabeth Mühlmann, che per l'occasione ha studiato una serie di piatti ad hoc ispirati ai misteri del cosmo. Tra una portata e l’altra gli interventi di ospiti illustri, fra cui il vicepresidente di Thales Alenia Space Italia Walter Cugno, l’amministratore delegato di ALTEC Space Vincenzo Giorgio, la direttrice dell’Incubatore I3P del Politecnico di Torino Paola Mogliotti e l’addestratrice di astronauti ed esperta di space food in ALTEC Liliana Ravagnolo.

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Siamo onorati di tornare a partecipare come istituzione Consorzio Tutela Vini d'Acqui e con le varie sfumature di Brachetto e Acqui Rosé a questa importante serata che unisce il mondo del gusto e il mondo dell’aerospazio – ha detto Paolo Ricagno, presidente del Consorzio Tutela Vini d'Acqui.

Dopo la presenza del Consorzio alla Cena Spaziale della scorsa primavera al campo volo dell’Aeroclub Torino, nell’ambito dell’evento benefico Il Valore della Vita, in questa occasione si affronterà un altro aspetto molto importante: l’utilizzo delle tecnologie di derivazione spaziale nell’agricoltura 4.0 in vigna, alcune delle quali già sperimentate con successo a livello pionieristico da alcuni dei nostri produttori”.

È questo il caso della cantina La Torre di Castel Rocchero (AT), che nel 2019 ha avviato con il Politecnico di Torino un percorso sperimentale nell’ambito del progetto SISAV - Strumenti Integrati per la Sostenibilità Ambientale del Vigneto. Uno studio scientifico, supportato dal Programma di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte, che coinvolge 17 aziende agricole dislocate su tutta l’area di produzione del Brachetto d’Acqui, del Moscato d’Asti e in parte nell’area di produzione della Barbera d’Asti.

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Nello specifico troviamo due capitoli di innovazione, in ambito tecnologico e di raccolta dati. Si tratta di tecnologie in grado di raccogliere informazioni, indipendentemente dalla presenza dell’operatore, utili in tutte le fasi del lavoro in vigna: dalla concimazione del terreno, passando per il monitoraggio delle condizioni meteo e dello stato di salute delle piante, così da prevenire l’eventuale insorgenza di malattie, sino alla vendemmia.

Questo in modo semplice e automatico, facile da utilizzare per gli agricoltori, attraverso tecnologie in grado di tramettere dati affidabili dai punti della vigna più remoti – quelli, ad esempio, in cui c’è maggior umidità, minor presenza di vento e minore esposizione al sole – in maniera indipendente dalla copertura della rete AST presente o meno su quel territorio. A questo proposito sono state sviluppate due linee di monitoraggio: una attraverso i cosiddetti “Sensori puntuali”, equiparabili a quelli delle stazioni meteo, testando soluzioni di trasmissione radio LPWAN in grado di trasmettere dati in maniera efficiente utilizzando pochissima energia; un’altra attraverso le immagini satellitari.

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FOGLIE ELETTRONICHE E ALTRE TECNOLOGIE IN VIGNA

Come spiega il professor Daniele Trinchero, la cosiddetta “foglia elettronica” utilizzata nelle vigne del progetto sperimentale condotto sui territori del Brachetto dal Laboratorio iXem del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni del Politecnico di Torino, è particolarmente performante e adatta a trasmettere a bassissima potenza, riducendo al minimo l’impatto ambientale. In pratica la foglia reagisce alla presenza di umidità nella pianta misurandola.

In questo modo è in grado di fornire ad agronomi e viticoltori dati importanti per innescare tutti quegli accorgimenti utili a prevenire l’insorgenza di malattie. Questo per quanto concerne il monitoraggio delle piante.

L’utilizzo di “sensori puntuali” è utilizzato in maniera analoga per monitorare la temperatura e l’umidità del terreno. Il secondo tipo di monitoraggio riguarda l’analisi di mappe satellitari, partendo dai parametri spettrali forniti dalla rete di satelliti Sentinel, che permettono di ottenere informazioni dettagliate sulla vigoria delle piante. Da questi dati è possibile capire se alle viti manca qualche nutriente (azoto, fosforo, potassio, eccetera) oppure se stanno bene, con una campionatura ogni 15 metri di terreno.

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Oltre alle bollicine di Acqui Brut Rosè docg che accompagneranno l’aperitivo di benvenuto, il Consorzio Tutela Vini d’Acqui ha selezionato per la serata una rosa di cantine ad hoc, per un wine pairing che saprà valorizzare al meglio i piatti della serata.

L’azienda vitivinicola Marenco, nel cuore della Valle Bagnario di Strevi, presenterà il suo Acqui Rosato docg fermo in abbinamento al signature-dish “La via Lattea”, un delizioso sformatino di ricotta Agri Berroni in una galassia di ketchup di Peperoni di Carmagnola e miele “Millefiori” di alta montagna.

Immancabile il vino da dessert per antonomasia, il Brachetto d’Acqui docg dell’azienda agricola Ivaldi Dario di Nizza Monferrato, compagno perfetto per i brindisi delle feste natalizie e per l’irresistibile Bavarese alla Nocciola delle Langhe con gelée di lamponi e croccanti al cioccolato fondente. Una prelibatezza che chiuderà nel modo migliore la serata di divulgazione scientifico-culinaria.

Maggiori informazioni sulla serata nell’articolo dedicato alla Cena Spaziale 2023.

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