I VINI COL MIGLIOR RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO ALLA DEGUSTAZIONE BEREBENE

Era il 1991 quando, tra i Quaderni del Gambero Rosso, venne pubblicato il primo Almanacco del Bere Bene: un variopinto volume che raccoglieva 1500 vini dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, stabilendo il tetto massimo a 10.000 lire. Oggi il prezzo massimo delle bottiglie segnalate nella Guida BereBene, per l’acquisto in enoteca o a scaffale nella grande distribuzione, è di 20 euro, con l’introduzione nell’edizione 2024 di molte novità, fra cui il punteggio in centesimi, per un totale di 921 vini segnalati divisi nelle diverse categorie: rossi, bianchi, rosati, dolci e spumanti.

Confermati i premi regionali e quelli nazionali, selezionati tra le fasce più basse di prezzo per ogni categoria senza perdere nulla in termini di bontà e piacevolezza, grazie al lavoro scrupoloso del team di Gambero Rosso che ha condotto le degustazioni alla cieca nei consorzi e in redazioni in modo da selezionare vini adatti alla tavola e al quotidiano, ma anche alle grandi occasioni, consapevoli che non è certo la leva del prezzo a determinare la qualità di un prodotto.

Alcuni dei vini premiati si potranno scoprire e assaggiare in occasione del tour di degustazioni che martedì 28 novembre farà tappa al Mercato Centrale di Torino, in piazza della Repubblica 25, nel vivace quartiere meticcio di Porta Palazzo. Dalle ore 15 alle 16 si terrà il banco d’assaggio riservato a operatori del settore e stampa, seguito dalle ore 16 alle 21 dal banco aperto a tutto il pubblico di wine lovers. Vediamo allora quali sono i migliori vini premiati nel 2024, mentre cliccando qui sotto potete scaricare l'elenco completo dei vini in degustazione a Torino.

I VINI PREMIATI

Partiamo dai rossi, dove il primo premio è stato assegnato a un Primitivo di Manduria. Con una fascia di prezzo inferiore ai 15 euro, è il leccese Primitivo di Manduria Anima di Primitivo '21 delle Tenute Eméra, 55 ettari vitati vicini a Lizzano (Taranto) a stagliarsi tra tutti i vini analizzati per l’eccellente rapporto qualità prezzo. Si tratta di un Primitivo che sosta per cinque mesi in acciaio e per ulteriori due mesi in barrique prima di riposare a lungo in bottiglia.

Il risultato è un rosso che coniuga le tipiche note dell'uva salentina – frutti neri come prugna e mirtillo maturo – con affascinanti sensazioni speziate e di sottobosco. In bocca è succoso, ricco di frutto, di buona materia e tenuta. A tavola si dimostra il compagno perfetto per le bombette pugliesi o preparazioni a base di carne rossa.

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Dalla bellissima Puglia ai vini bianchi del Lazio, nel territorio del Monte Tuscolo, dove da oltre due secoli sorge l’azienda agricola Casale Marchesi della famiglia Carletti, oggi giunta alla settima generazione con Alessandro, che si occupa dell'amministrazione, e Ferdinando, che invece si dedica al comparto agronomico. Sono loro ad aggiudicarsi il Premio Nazionale Miglior Bianco Qualità Prezzo con il Frascati Superiore 2022: un blend in cui la malvasia del Lazio, il trebbiano toscano, il bombino e il bellone si uniscono per creare un bianco di grande tipicità che, affinato esclusivamente in acciaio, si svela su toni di cedro e macchia mediterranea al naso, sfoggiando poi un palato sapido e avvolgente, teso, con note minerali e un lungo finale ammandorlato.

Guardando ai rosati, è un Chiaretto di Bardolino il vino della categoria con il migliore rapporto qualità-prezzo d'Italia per il Gambero Rosso, con un’etichetta eccellente dal costo inferiore ai 10 euro. Dai territori che baciano le sponde del lago di Garda proviene il Chiaretto di Bardolino Classico Vigne Alte '22 della Cantina Zeni 1870 che nel Berebene 2024 si fregia del Premio Nazionale per il Miglior Rosato Qualità-Prezzo. Corvina e rondinella regalano un rosato dalla veste scarica che sfoggia profumi di piccoli frutti rossi, come lampone e ribes, e fiori, ed è caratterizzato da un sorso succoso e di grande piacevolezza. L'ideale per accompagnare una succulenta zuppa di pesce, una golosa frittura di paranza, o primi piatti a base di ragù di carni bianche. Il rapporto fra la viticoltura e la famiglia Zeni comincia da lontano ma è con l'ingresso di Gaetano "Nino" nel secondo dopoguerra che l'azienda compie il salto di qualità. Oggi sono i figli Elena, Federica e Fausto Zeni a condurre l’azienda di famiglia, una delle più belle e storiche realtà del territorio, sulle sponde del lago di Garda, forti di una piattaforma viticola che si estende per oltre 25 ettari. Importantissima rimane comunque la stretta collaborazione con numerosi viticoltori della zona del Garda e della vicina Valpolicella per garantire uno standard qualitativo di alto profilo.

Salto nelle terre dell’Oltrepò Pavese per la categoria spumante Metodo Classico. Il premio miglior bollicina qualità-prezzo (siamo in fascia 15-20 euro) se lo aggiudica il Pinot Nero Metodo Classico Brut '17 di Ca del Gè, distinguendosi, tra tutti i vini analizzati, per il suo ricco corredo aromatico e a una sorprendente verticalità gustativa. Sono Carlo, Sara e Stefania Padroggi che oggi guidano con passione l’azienda portando avanti la preziosa eredità lasciata dal padre Enzo con un vigneto che attualmente si aggira sui 45 ettari ed è suddiviso in due appezzamenti: Montalto Pavese, su terreni gessosi, e Cigognola, una zona più adatta alle uve a bacca rossa tradizionali come croatina e barbera.

Ci spostiamo invece in Piemonte per il vino dolce con il migliore rapporto qualità-prezzo d'Italia per il Gambero Rosso, con un’etichetta di una cantina storica che sorge sulle colline di Valdivilla, piccola frazione di Santo Stefano Belbo, cuore del terroir d’elezione del vitigno aromatico per eccellenza di queste zone: parliamo del Moscato d’Asti di Ca’ d’Gal che con Lumine ‘22 si è aggiudicata il Premio Nazionale Miglior Dolce Qualità-Prezzo della guida Berebene 2024. Con un costo inferiore ai 20 euro, questo prodotto si offre ammaliante su toni di pesca e salvia; segue un palato classico, dallo stile fresco, fine ed equilibrato. Il perlage è cremoso, la dolcezza calibratissima, perfetto per abbinamenti classici con pasticceria secca o dolci agli agrumi, ma anche per osare con accostamenti più arditi con formaggi freschi, come per esempio la robiola di Roccaverano, o con le ostriche.

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Chiudiamo la rassegna con il Premio Nazionale per il Miglior Vino sotto i 10 euro che va all’Aglianico del Vulture Baliaggio '21 della Cantina di Venosa. Creata nella seconda metà degli anni ’50 da una trentina di soci promotori, la Cantina di Venosa è una delle più importanti e longeve cooperative del Sud Italia. Oggi raggruppa oltre 350 conferitori, che si occupano di un parco vitato di 800 ettari, suddivisi in piccoli appezzamenti dislocati tra le contrade del Vulture più vocate per la coltivazione dell’aglianico, assoluto protagonista della gamma con almeno una decina di etichette tra versioni in purezza e in uvaggio: oltre a Venosa, le vigne ricadono nei comuni di Ripacandida, Maschito e Ginestra. Ma non è certo da trascurare la restante produzione a base malvasia, moscato, merlot, sempre apprezzata per costanza e affidabilità, senza dimenticare il favorevolissimo rapporto qualità-prezzo. L'Aglianico del Vulture Baliaggio '21 , dopo la maturazione in botti di rovere, sfodera un bel colore rubino intenso e profondo e al naso s'apre su sentori di frutti rossi maturi ravvivati da note agrumate ed erbe di montagna. Al palato è ricco, dinamico, e chiude piuttosto persistente su note ancora di frutto, con tannini di apprezzabile finezza e fattura. Il finale è lungo e succoso. Cosa ci può aspettare di più da un rosso sotto i 7 euro? Perfetto per le fredde serate invernali, soprattutto se a tavola lo accompagnerete con un corroborante stufato di cinghiale.

I biglietti per la degustazione di martedì 28 novembre a Torino sono in vendita nello store online del Gambero Rosso a 25 euro, informazioni scrivendo a torino@cittadelgusto.it.

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